Foto Danish Refugee Council)
Riportiamo l’articolo pubblicato lunedì 7 giugno 2021 da Vie di Fuga che, ricordando la scandalosa esternalizzazione delle pratiche d’asilo votata dalla Danimarca, riporta l’amaro commento dell’Alto commissario ONU per i rifugiati sulle scelte di Copenaghen: «Già oggi quasi il 90% dei rifugiati del mondo vive in Paesi in via di sviluppo o meno sviluppati che, nonostante le risorse limitate, sono disponibili e rispettano i loro obblighi e le responsabilità legali internazionali».
Danimarca, 3 giugno 2021: il Parlamento ha approvato gli emendamenti alla legge sugli stranieri. Entreranno in vigore se Copenaghen stringerà accordi formali con Paesi terzi e potrebbero portare al trasferimento forzato dei richiedenti asilo in quei Paesi.
La votazione è stata immediatamente seguita da una dura presa di posizione del Danish Refugee Council, un’organizzazione umanitaria di autorevolezza internazionale. «L’idea di esternalizzare la responsabilità del trattamento delle domande d’asilo è sia irresponsabile sia priva di solidarietà – denuncia Charlotte Slente, segretaria generale del DRC -. Abbiamo ripetutamente invitato i membri del Parlamento a respingere questo disegno di legge. Modelli simili, come quello australiano o i cosiddetti “hotspot” sulle isole greche, hanno comportato gravi episodi di detenzione, aggressione fisica, lentezza nelle procedure d’asilo e carenze nell’accesso all’assistenza sanitaria e all’assistenza legale».
«L’UNHCR si oppone fermamente agli sforzi che mirano a esternalizzare o a far gestire ad altri Paesi gli obblighi relativi all’asilo e alla protezione internazionale, ha affermato anche l’Alto commissario ONU per i rifugiati Filippo Grandi. Questi sforzi per eludere le responsabilità sono contrari alla lettera e allo spirito della Convenzione sui rifugiati del 1951 e al Global compact sui rifugiati, nell’ambito del quale gli Stati hanno accettato di condividere più equamente le responsabilità di protezione».
Grandi ha poi sottolineato con amarezza: «Già oggi quasi il 90% dei rifugiati del mondo vive in Paesi in via di sviluppo o meno sviluppati che, nonostante le risorse limitate, sono disponibili e rispettano i loro obblighi e responsabilità legali internazionali». Dai palazzi di Copenaghen e Ginevra alle acque del Mediterraneo centrale, dove continuano a inseguirsi notizie su “sbarchi”, vittime e salvataggi, tra stanche “polemiche” politiche e vuoti appelli alla solidarietà europea. Notizie e fiumi di parole alla fine inutili, giorno dopo giorno.
Perché intanto il monitoraggio quotidiano del servizio Missing migrants dell’OIM denuncia, ignorato, che in questo 2021 i morti e i dispersi nelle traversate verso Italia e Malta sono quadruplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, 675 contro 160. Mentre anche il rischio di perdere la vita in questo settore del Mediterraneo è più che raddoppiato: Missing Migrants stima oggi (per difetto) il 2,4% di morti e dispersi rispetto a tutte le traversate tentate, un calcolo che comprende, oltre ai migranti che sono riusciti ad approdare in Europa, anche quelli intercettati dalla Guardia costiera “libica” e dalla Guardia nazionale tunisina. Nella prima metà del 2020 questa stima superava appena l’1%.
In tutto il Mediterraneo i morti e dispersi sono già 811, quasi tre volte il dato 2020, pari a 290. In un anno il rischio di perdere la vita è aumentato dallo 0,7% all’1,4%.
I paesi poveri ospitano perché nel loro d.n.a. hanno il rispetto dell’ospitalità; tra poveri ci si intende, anche se alle volte la guerra tra poveri è spietata. Noi ricchi stiamo talmente bene nel nostro benessere (??), da dimenticare che anche noi abbiamo avuto fame, anche noi siamo stati migranti, anche noi emarginati, disprezzati (mandolino,pizza, tarantella, valigie di cartone……), considerati tutti mafiosi. Peccato! ci stiamo perdendo un’opportunità unica di aprire mente e cuore, di spalancarci alla novità, alla gioia dell’accoglienza, della conoscenza di chi è portatore di culture diverse quindi per noi arricchente. Opportunità sprecata, non ci sarà “un’altra volta”!