Perché l’Europa non emoziona più? Perché non fa sognare? L’Unione sembra sparita dal teatro politico, proprio ora che due grandi potenze hanno scelto il suo spazio geografico per combattersi. Secondo Paolo Rumiz l’Europa manca di narrazione, un vuoto che è possibile riempire solo viaggiando tra la gente, ascoltando la voce dei popoli, descrivendo città e paesi, fiumi e montagne. Rifacendosi alla storia e, dietro alla storia, al mito.
L’autore triestino ha dedicato gran parte della sua opera all’esplorazione dei territori. Figlio di una delle frontiere più mobili d’Europa, deve ad essa – e al sogno di superarla – il registro della sua scrittura. La sua trilogia dedicata al Vecchio Continente si compone di Trans Europa Express, Il filo infinito e Canto per Europa, tutti usciti per Feltrinelli. Tra le sue opere più recenti si ricordano La regina del silenzio (La nave di Teseo) e Il veliero sul tetto (Feltrinelli). Ha ricevuto la Europa Medaille Kaiser Karl IV per il suo impegno in favore dell’unità europea.
In collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori, nell’ambito di “Vis-à-Vis. Discorsi sull’Europa contemporanea nel riflesso di Jean-Jacques Rousseau”.
Circolo dei lettori – Via Bogino, 9