Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka entrano nella lista dei Paesi di origine sicuri, relativamente alla valutazione delle domande di protezione internazionale, e verso i quali diventa dunque più semplice la procedura dei rimpatri. In Gazzetta Ufficiale l’8 maggio scorso è stato pubblicato il decreto del Ministero degli esteri con l’aggiornamento periodico (comunicato alla Commissione Ue) della lista di nazioni extraeuropee considerate sicure, sulla base dei rispettivi ordinamenti giuridici, dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico e della situazione politica generale.
l decreto, adottato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani di concerto con quello dell’Interno Matteo Piantedosi e quello della Giustizia Carlo Nordio, stabilisce quindi che sono 21 i Paesi di origine considerati sicuri. L’elenco è aggiornato periodicamente per legge e vengono comunicate alla Commissione europea le modifiche apportate.
Il cittadino di un Paese considerato sicuro può comunque chiedere e ottenere protezione internazionale in Italia. Ci sono, però, differenze nella procedura rispetto ai cittadini di altri Paesi.
Di seguito, la lista aggiornata: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Camerun, Capo Verde, Colombia, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Nigeria, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Tunisia.