In occasione della mostra Déplacé∙e∙s dell’artista internazionale JR, Gallerie d’Italia – Torino e il nostro Ufficio hanno ideato una visita guidata a due voci. La visita, condotta da un educatore museale di Gallerie d’Italia e da una giovane guida volontaria del nostro Ufficio, è il punto di partenza per trattare temi di attualità e ragionare sul significato delle parole legate al tema delle migrazioni.
Nel 2022 il numero delle persone costrette a fuggire dal luogo in cui vivono a causa di persecuzioni, guerre, violenze e violazioni dei diritti umani ha superato la fatidica soglia dei 100 milioni. Con il progetto Déplacé∙e∙s, presentato per la prima volta in Italia con questa mostra, JR tenta di portare la nostra attenzione su zone di crisi, per riflettere sulle difficili condizioni in cui oggi versano migliaia di persone. L’iniziativa della visita guidata “A due voci” ha l’obiettivo di coinvolgere gratuitamente anche pubblici esclusi dal circuito artistico e culturale all’insegna di valori come libertà, immaginazione, creatività e partecipazione.
Per saperne di più, partecipa alla presentazione giovedì 4 maggio alle ore 18!
Interverrà per l’occasione Antonio Carloni, vicedirettore di Gallerie d’Italia – Torino.
A seguire, un concerto offerto dalla Scuola di Musica Popolare di Porta Palazzo nella splendida cornice del Giardino della Magnolia.
Partecipazione gratuita, gradita iscrizione tramite form:
ISCRIVITI QUIPer ulteriori info, scrivici a laculturachecura.react@gmail.com
“La Cultura che Cura” è realizzato da ASAI Associazione di Animazione Interculturale, in partnership con Camminare Insieme ODV e CISV in collaborazione con il nostro Ufficio, Generazioni Migranti APS, Opera Barolo, Scuola Popolare di Musica Torino, 2 PR – Prevenzione e Promozione Onlus, Cooperativa Terremondo, Biblioteche Senza Frontiere e gli enti e i volontari del Distretto Sociale Barolo all’interno di REACT, finanziato con i fondi Pon Metro React Eu (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe), nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.