Il prossimo 24 gennaio, alle 17, gli scatti di Ivo Saglietti, il grande fotoreporter scomparso il 2 dicembre dello scorso anno, diventeranno elemento di riflessione in un dibattito organizzato all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento che dallo scorso 13 dicembre e fino al 28 gennaio ospita in mostra le sue foto.
Saranno gli interventi di Sergio Durando, responsabile della Pastorale Migranti della Curia torinese, di Federico Montaldo, amico del fotografo e depositario del suo patrimonio culturale da cui è nato l’Archivio Saglietti, di Michele Ruggiero, presidente de La Porta di Vetro, con Tiziana Bonomo a coordinare l’incontro, a cercare di individuare nell’impegno e nella passione di Ivo Saglietti quella endiadi di “laicismo e spiritualità” che dà titolo (ambzioso) all’incontro.
Del resto, dall’America Latina all’Africa, al Medio Oriente, ai Balcani, non c’è area del mondo in crisi, perché guerre, conflitti, lotte tribali, altro non sono che un’umanità in crisi e precipitata nella disperazione, su cui l’obiettivo di Ivo Saglietti non si sia posato con il trasporto di chi laico si affida anche alla spiritualità per superare i rischi della retorica che inconsapevolmente o meno qualunque l’immagine porta in sé quando all’invocazione d’aiuto deve seguire un messaggio di speranza.