In occasione dell’inizio del mese di Ramadan, in questo periodo difficile dovuto al protrasi della pandemia da COVID-19, l’Ufficio Pastorale Migranti di Torino rivolge a tutti gli amici musulmani un augurio di pace. Riprendiamo il messaggio di saluto di Mons. Marco Prastaro, Vescovo di Asti e delegato della Conferenza Episcopale Piemontese per Migrantes: che il Ramadan possa essere spazio di incontro nella fede per le nostre comunità.
Cari fratelli e sorelle musulmani,
In occasione dell’inizio del mese sacro di Ramadan, desidero esprimere a tutti voi la mia sincera amicizia e vicinanza spirituale unitamente all’augurio che, attraverso la pratica sincera del digiuno, della preghiera e dell’elemosina, ogni credente possa ricevere abbondanti benedizioni dall’Altissimo.
Questo mese, particolarmente importante per la comunità musulmana, possa essere un’occasione propizia per consolidare i nostri legami spirituali fondati sulla fede nell’Unico Dio, Clemente e Misericordioso, e sull’attenzione condivisa nei confronti dei poveri, soprattutto in questo frangente segnato dalla dura prova della pandemia.
Consapevoli delle nostre rispettive identità, condividiamo tuttavia la certezza che “veniamo da Dio e a Lui ritorniamo” e che il senso del nostro cammino terreno risiede nella capacità di compiere il Bene gli uni verso gli altri. Infatti, come affermato da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, “la fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere” (Documento sulla Fratellanza Umana).
Animato da queste parole, prego con voi affinché, in spirito di reciproca accoglienza, sappiamo realizzare, insieme, spazi di incontro, dialogo e collaborazione autenticamente fraterni e rinnovo i miei più cordiali auguri: Ramadan Karim! Ramadan generoso a tutti voi!
+ Mons. Marco Prastaro