Si terrà giovedì 11 maggio, alle 15.30 al Polo del ’900, con possibilità di partecipazione online
Quale la funzione della giustizia nella guerra in corso? Quale la sua efficacia per perseguire l’impressionante numero di crimini commessi, come giungere al giudizio dei responsabili e come frenare il ripetersi degli orrori? Sono queste e altre ancora le domande poste alla base del seminario che proponiamo a 15 mesi dall’invasione armata dell’Ucraina da parte della Russia.
Il rapporto tra guerra, diritto e giustizia continua a meritare, infatti, tutta la nostra attenzione quale elemento costante e contemporaneo al conflitto, sul quale alcune giurisdizioni internazionali già hanno preso posizione pronunciandosi contro l’attacco ingiustificato all’Ucraina.
Pure la giustizia penale, volta ad accertare le responsabilità individuali, si è mossa senza ritardo avviando inchieste sui campi dove la violazione del diritto umanitario è più palese e grave, con il concorso di una pluralità di organi
internazionali e di singoli stati. Di qui ne è conseguita la novità di un impegno volto a coordinare i vari livelli di giustizia penale in modo da ottimizzare le risorse a fronte di un compito immane che nessuna giurisdizione può da sola affrontare.
Inoltre, allo scadere dell’anno di guerra, ha fatto irruzione sullo scenario del conflitto il mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte penale internazionale a carico di Vladimir Putin per crimine di guerra consistente nel trasferimento forzato di migliaia di minori in Russia. Come prevedibile, il provvedimento dei giudici de L’Aja, sulla cui legittimità e doverosità non è dato dubitare, ha sollevato da più parti domande sulla sua opportunità, sulla sua effettività e sull’impatto sulle sorti del conflitto. E dunque ha riproposto in modo drammatico la questione di quale sia la funzione della giustizia penale e, in aggiunta, quale sia il suo grado di autonomia nel rapporto tra gli Stati.
Sull’insieme di questi temi si confronteranno valenti studiosi e operatori del Diritto con il contributo a distanza di Nello Scavo, cronista della guerra ucraina, e di Marcello Flores, storico della contemporaneità. Dall’incontro di queste voci sortiranno elementi a sostegno di una diffusa esigenza di giustizia che emerge dai teatri di guerra e che interpella l’Europa e i suoi cittadini.
Per maggiori informazioni scrivere a didattica@istoreto.it
IL PROGRAMMA
Saluti a cura di Paolo Borgna
Interventi di:
- Cuno Tarfusser, Giudici internazionali e guerra
- Edoardo Greppi, Guerra e diplomazia
- Paola Gaeta, Tribunale ad hoc per il crimine di aggressione?
- Nello Scavo, Guerra in diretta
- Marcello Flores, Guerra e giustizia nel ‘900
- Andrea de Guttry, Jus belli e jus in bello
Coordina: Alberto Perduca
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E ISCRIZIONI
Il Seminario si terrà sulla piattaforma Zoom e in presenza (capienza massima Sala Memoria delle Alpi 40 posti).
L’iscrizione dovrà pervenire entro martedì 9 maggio attraverso il modulo Google disponibile al link: https://bit.ly/3oV56CP
Si otterrà conferma dell’avvenuta iscrizione. Gli iscritti saranno invitati il giorno precedente il seminario attraverso una mail contenente il link attivo da utilizzare per il collegamento. A tutti i partecipanti che ne faranno richiesta sarà rilasciato un attestato.
Per maggiori informazioni scrivere a didattica@istoreto.it
Per la partecipazione al seminario è previsto l’esonero dal servizio (art. 64 CCNL 29/11/2007).
L’ISTORETO è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872) ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati.
Foto in copertina di Elena Mozhvilo su Unsplash