Giovedì 31 ottobre 2024 si è conclusa la quarta edizione del Festival dell’Accoglienza: più di 100 appuntamenti distribuiti in 45 giorni intorno alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Tema di quest’anno: “Un cammino da fare insieme”. Ci fa piacere poter dire che è andato davvero bene, che è stato davvero un bel percorso condiviso.
Il nostro è un Festival orizzontale, ideato dalla Pastorale Migranti della Diocesi di Torino e da AGM Associazione Generazioni Migranti, che si realizza grazie al concorso di associazioni, gruppi e realtà impegnate nel mondo dell’accoglienza e non solo (nel programma sono ben 89).
È un Festival diffuso, perché impegna e coinvolge i tanti luoghi di Torino, e non solo, che fanno accoglienza ogni giorno. Quando una comunità, di obiettivi e di sentimenti, cresce e si allarga, crescono anche gli spazi associativi e i luoghi dove intercettare bisogni, spinte, esigenze e disponibilità. Così si aumentano le possibilità di partecipazione: il Festival dell’Accoglienza è ogni anno più potente proprio perché opera con la forza di una lettura approfondita dell’accoglienza, ben oltre la carità e la messa in pratica dei buoni sentimenti.
È anche la dimostrazione di quanto la narrazione del migrante operata dai mass media sia lontana dal sentire comune e dalla pratica che ne consegue: ogni anno i volontari aumentano, aumenta la disponibilità al sostegno anche con piccoli impegni e contributi, aumenta la sensibilità verso un’idea del mondo senza troppi muri, con molta legalità e tanta profondità nell’affrontare i problemi epocali delle migrazioni e del mondo post-coloniale.
Questo vuole essere il nostro impegno e questo è stato anche quest’anno l’obiettivo del Festival dell’Accoglienza: passare dall’offerta di servizi a cittadini stranieri alla creazione di spazi di democrazia e partecipazione. Democrazia con l’integrazione. Uscire dalla logica della prestazione per costruire protagonismo e comunità.
La quarta edizione del Festival dell’accoglienza sta arrivando al termine, ma in realtà non
finirà: nei prossimi mesi, fino a settembre 2025, proseguirà una forma diffusa con una
proposta mensile di riflessione sui temi del festival. Contemporaneamente continueremo a fare da cassa di risonanza alle tante iniziative di formazione e d’incontro che rendono viva la città e la Chiesa di Torino.