Studenti rifugiati a Bologna (Foto UNHCR, A. Penso)
Riprendiamo la notizia dal sito: Vie di fuga
Prosegue l’impegno dell’Università di Bologna a favore degli studenti rifugiati: in questo giugno, l’ateneo metterà a disposizione di studenti rifugiati meritevoli e già vincitori delle borse di studio “Er.Go” (l’azienda regionale dell’Emilia Romagna per il diritto agli studi superiori) 10 premi di studio, ciascuno del valore di 2.500 euro lordi.
Il bando di selezione del progetto “UniBo for refugees” sarà aperto ai titolari di asilo politico, protezione sussidiaria e motivi umanitari iscritti a una «laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico» dell’Università di Bologna nell’anno accademico 2020-2021, già vincitori di borsa di studio Er.Go nello stesso anno e «in possesso dei requisiti di merito per il saldo della borsa di studio Er.Go» sempre per il 2020-2021.
Il bando sarà pubblicato in questo mese di giugno e le domande potranno essere presentate entro agosto. La pubblicazione dei risultati è prevista invece per ottobre.
Per info: UniBo for refugees.
In precedenza, lo scorso marzo, era partita la terza edizione di UNICORE-University Corridors for Refugees, il progetto che offre a studenti rifugiati in Etiopia la possibilità di studiare in diversi atenei italiani. L’iniziativa è nata nel 2019 da una collaborazione dell’UNHCR con l’Università di Bologna, e questa nuova edizione coinvolge 24 Università: l’obiettivo è accogliere 43 rifugiati.
L’arrivo a Fiumicino lo scorso settembre dei 20 rifugiati destinatari di borse di studio (foto Unhcr)
Sei mesi prima, nel settembre 2020, sempre nell’ambito di UNICORE erano sbarcati a Fiumicino 20 rifugiati destinatari di borse di studio per il proseguimento del loro percorso accademico nel nostro Paese. Gli studenti, tra cui una donna, provenivano da Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo ed erano stati selezionati «sulla base del merito accademico e della motivazione, attraverso un bando pubblico, da parte di una commissione di selezione individuata da ciascuna università».